polpe di pomodoro con troppa acqua

Test del Salvagente su 15 polpe di pomodoro: pesticidi pochi, acqua tanta

Test del Salvagente su 15 polpe di pomodoro: pesticidi pochi, acqua tanta.

La rivista online (e cartacea) di difesa del consumatore il Salvagente ha effettuato di recente una serie di test sulle più diffuse marche di polpa di pomodoro che si trovano in commercio nel nostro Paese, 15 per l’esattezza.

In due parole, il risultato è che per fortuna si sono trovate poche tracce di pesticidi. Però si è anche visto che in generale dentro alle bottiglie, alle lattine e ai brick c’è troppa acqua e poca polpa…

Ma vediamo i risultati più da vicino.

Pomodoro, succo di pomodoro, sale e acqua, un po’ troppa acqua. La ricetta della polpa di pomodoro industriale è tutta qui, pare. È quello che è venuto fuori dai test di laboratorio del Salvagente.

Test del Salvagente su 15 polpe di pomodoro: pesticidi pochi, acqua tanta

Alla prova sono stati sottoposti 15 marchi. Tra questi i più famosi erano De Rica, Alce Nero, Cirio e Mutti.

Dalle prove è emerso che in alcuni barattoli c’è decisamente troppa acqua. In media i campioni esaminati hanno mostrato un 70 per cento di polpa.

Come sapeva bene Trilussa, però, la media vuol dire che se io mangio un pollo e tu niente, per la statistica abbiamo mangiato mezzo pollo a testa. Più concretamente, dalle prove è venuto fuori che alcuni campioni contenevano solo il 53 per cento di polpa, mentre altri addirittura l’85. Una forbice piuttosto ampia, come si vede.

A influire sul contenuto di acqua è la varietà di pomodoro usata, ma anche il grado di maturazione.

Ora, intendiamoci, nessun produttore aggiunge acqua alla polpa: l’acqua è già contenuta nel prodotto così com’è. E come s’è visto, in alcuni tipi di pomodoro ce n’è di più, in altri di meno.

Chiaro però che il contenuto di acqua non è un dettaglio, perché ci dice quanta polpa compriamo davvero scegliendo questa o quella marca.

Per le passate la legge stabilisce regole piuttosto dettagliate su quali caratteristiche di qualità devono presentare, ma per le polpe le norme sono decisamente più elastiche.

Questo vuol dire, in pratica, che il consumatore non può sapere in anticipo quanta polpa è contenuta in questa o quella marca di polpa di pomodoro, ma non c’è dubbio che si tratterebbe di un’informazione utile da sapere, anche per sapere come spendere al meglio i propri soldi.

Va detto che una delle aziende ha contestato il metodo di analisi adottato dal Salvagente, ma la rivista ribatte che i suoi tecnici si sono attenuti alle procedure dettate dall’Ente nazionale italiano di unificazione (Uni).

Sul fronte dei pesticidi, il test ha dimostrato che i limiti di legge sono in genere largamente rispettati da tutte le polpe testate. Nessun campione ha evidenziato la presenza di glifosato, mentre poco meno della metà del campione è risultato privo di qualsiasi residuo di pesticidi. Per gli altri si tratta soltanto di tracce di fitofarmaci o di quantità solo di poco superiori.

C’è peraltro da sottolineare, come giustamente nota il Salvagente, che in un test del 2016 sulle passate i risultati relativi ai pesticidi erano stati molto più incoraggianti, con una sola marca risultata positiva.

Chi volesse conoscere i dettagli del test, li può trovare nel numero in edicola del Salvagente.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!